venerdì 8 luglio 2011

A piccoli sorsi interrotti

Mostro, Caligola. Mostro per aver troppo amato. È ridicolo pensare che l’amore possa rispondere all’amore. La gente ci muore intorno, tutto qui. Questo mondo così com’è non è sopportabile. Gli uomini muoiono e non sono felici. Su questa terra lei solo mi amava. Ma ho tanto da fare. Bisogna che la porti via, lontano da qui, nella campagna che amava.
Si! Arricchirò le tue nozioni insegnandoti che non esiste che una sola libertà, quella del condannato a morte. Perché tutto gli è indifferente al di fuori del colpo che farà scorrere il suo sangue.
Ecco perché non siete liberi. Ecco perché in tutto l’impero romano l’unico uomo libero è Caligola, circondato da una nazione di schiavi. Per questo popolo orgoglioso delle sue libertà irrisorie è infine giunto un imperatore in grado di donare anche a lui una libertà profonda.