domenica 1 novembre 2009

oblio di me

Nessuna notizia per mesi
poi una cella di isolamento
per anni
per tentare di farla cedere
Le guardie infami del penitenziario
non sono autorizzate
a rivolgere la parola
neanche in casi di emergenza
Non puoi uscire
Non puoi vedere
o sentire
altre detenute
o parenti al ricevimento
4 mura
Senza finestra
Senza sbarre
La porta blindata
Le mura sono bianche
Non senti rumori
Non senti il calore
Non senti gli odori
Non tocchi più nulla
Non guardi più oltre
è l’occhio che sogna
di arrivare lontano
ma non può arrivare
che a pochi metri
Comincia a tremare
Il tempo non passa
E pure se passa
Non cambia mai nulla
Aspetta qualcosa
Attende qualcuno
Ma non vede nessuno
non esiste amore
l’istante si annulla
piano impazzisce
la mente consuma
gli occhi si chiudono
il corpo si spegne
come sconfitto
il nulla d’intorno
di un esistenza già vuota
è la vendetta borghese
che le spegne gli occhi
e le toglie la vita
è il tempo che lento scorre
nella cella di isolamento
del carcere di Rebibbia

a D.B.