lunedì 29 marzo 2010

sogno e follia

....l’interesse di Foucault è volto al spere concepito come esperienza, ossia come pratica in cui si vengono a costituire tanto il soggetto quanto l’oggetto.
Egli prende come esempio i suoi studi sulla follia, in cui ha cercato di individuare le ragioni per cui essa è diventata in occidente un preciso oggetto di analisi scientifica solo a partire dal 18secolo, le modalità con le quali nel momento stesso in cui si costituiva l’oggetto follia, prendeva forma anche il soggetto ritenuto capace di riconoscere la follia.
Viene proposta una critica della psicoanalisi, ritenuta colpevole di dissolvere i rapporti dell’uomo con il suo ambiente; la malattia mentale è presentata come una conseguenza delle contraddizioni sociali nelle quali l’uomo si è storicamente alienato.
Foucault concepisce il sogno come una forma specifica di esperienza, secondo una tradizione ormai dimenticata, criticando l’Interpretazione dei sogni di Freud, che è mosso invece dal tentativo di garantire la presa di possesso del sogno da parte della coscienza.
La peculiarità del sogno sta invece nel fatto che esso mette in luce la libertà originaria dell’uomo, la nascita del mondo nel movimento stesso dell’esistenza....

da Antologia - Foucault
introduzione di V.Sorrentino