mercoledì 3 marzo 2010

essere michael furey



La stanza si è immersa nel silenzio e nel buio. II soffitto mi pesa addosso, trasudante, compatto. Completamente nudo mi muovo appena sotto il lenzuolo bianco, sottilissimo. Lo stringo con i denti, con le labbra. Poi lo sposto, lo sollevo in aria... si gonfia, ricade adagio... Un brivido... Cristina, sto male, sto tremando, ho la febbre... e sudo, e sudo, e sudo... e invoco... e deliro. E ancora una volta sudo dalla testa ai piedi. Mi passo una mano sul corpo, caldo, caldissimo, bagnato... sulle cosce, sulla pancia, e poi... Cristina, Cristina, Cristina!.. L'immagine si fa più pressante, corporea. Anche lei è tutta sudata, sudatissima. Le sue mani sul mio corpo... sì, le sento: allucinazione, ricordo, dolore, stordimento, stanchezza, eccitazione forse... ma in delirio. Ora mi giro, e strofino il mio corpo contro il letto. forse sussurro anche qualcosa... Ma certo, è un attimo: lacrime, calore, saliva, frasi, membra, rimpianti, globuli, liquefazione, tutto... tutto si riversa sul lenzuolo.
Addio Cristina.

g.g. '86