giovedì 24 marzo 2011

Amico fragile

- perdóno, perdóno! Tu mi perdoni,
Poi ti racconto... Un attimo.
il tempo di cogliere un fiore... chissà...
servirà da segnalibro quando rileggeremo
il mio dramma
e saremo costretti a interromperlo
per baciarci

Lei ch'è tutto il mio cuore e la mia vita
Che ne sarà a quest'ora - forse piange...
Oh, se è fuori con questo tempaccio
- troppo umana - da che storie rincasa?
E se è dentro
e non dorme per questo ventaccio,
Si figura felice a tutti i costi?

Ah, la luna! La luna m'ossessiona.
e voi non siete abbastanza intrattabile.
Sempre così a estasiarvi...

Non posso vedere le lacrime delle ragazze! Sì,
perché far piangere una ragazza
è più irreparabile che sposarla!
Perché le lacrime son tutta infanzia.
Perché le lacrime versate manifestano
semplicemente una pena così profonda,
che tutti gli anni d'incallimento sociale
e ragionevolezza scoppiano e affogano
in quella fonte riaperta dell'infanzia
della creatura primitiva, incapace di male.

ho un amico che sa raccontare la mia storia,
un amico che mi precede dappertutto
per evitarmi quelle spiegazioni che m'ammazzano.
Una volta a casa, uomini e donne a coppie
ammireranno i miei scrupoli sull'esistenza,
ma non li imiteranno nemmeno per sogno,
e non se ne vergogneranno affatto a quattr'occhi,
da uomo amato a donna amata, in famiglia!
Più tardi mi s'accuserà d'aver fatto scuola.
E quest'epoca non c'entra nemmeno un po'.

Si fa tardi. A domani i baci e le teorie...