domenica 6 marzo 2011

e i tuoi occhi, i tuoi occhi

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro

...

Sei la mia ebbrezza,
la mia ebbrezza non è passata,
non posso farmela passare
non voglio farmela passare.
la mia testa pesante i mie ginocchi scorticati i miei stracci inzaccherati.
vado verso la luce che brilla e che si spegne,
titubando cadendo rialzandomi.