lunedì 20 giugno 2011

I ricci d'uomo;
le ciglia che un'anima, dentro, nascondono viva.
la pelle tenera e le pieghe dell'abito nel grembo
tutte cose che vedevo da bambino.
e adesso mi alitano nella carne pallida
non solo l'amore ma le memorie;
e tutta la vita, la morte, sento nel tuo corpo
nato per caso.
Il sangue tuo, il riso tuo, gioiscono in quel volto,
in quei fianchi di fiori, in quel grembo appena fiorito,
con l'età più bella,
e che mi incanta.