martedì 29 dicembre 2009

Schiume

Con il mio corpo sulle spalle -
sangue dal naso contro la nuca,
bava verde sopra la tua mano -
discenderai questa montagna, Rainer:
vico della Calce, vico della Neve,
vico Cimitile, vico Filatoio,
epperò
tutt'a sghimbescio, tutto sottosopra,
specchio capovolto nella rètina dell'occhio,
cono rovesciato
la stanza sarà vuota come prima, senza me -
vuoto, altrettanto, il cunicolo di luce
la tana della poesia al terzo piano.
Avanzerai ingobbito, tu, al posto mio,
sotto il peso di un grifone a quattro teste -
mon cadavre -
piume ed artigli impallinati,
piombo scarlatto sulle lingue penzolanti.
Navi entreranno a Babilonia
su per le scalette, malsicure e puzzolenti,
degli embargos di Toledo:
spugna, la mia pelle, saliva, la scrittura:
sarò buono da mangiare alla Tavola dei Poveri -
festa di santa Maria - Cannibala -
occhi scuri, scuri, tragici, Medea.