domenica 3 aprile 2011

un Amleto di meno

Era un ragazzo d’un umorismo infinito, mio fratello, stessa madre per nove mesi...
Fu qualcuno... aveva un ego minuzioso e scaltro, si prendeva per qualcuno ... e adesso niente, nemmeno il suo sonnambulismo ... C’era una lingua che qui biascicava: good night lady good night sweet lady... good night... good night... Cantava... prevedeva... ricordava... ha parlato... ha arrossito ... ha sbadigliato ... ORRIDO! ORRIDO! ORRIDO! Ho forse ancora vent’anni trent’anni da campare e poi verrà il mio turno com’è venuto per gli altri...
tutto! Che sventura non esserci più!
Si, voglio andarmene via domani e informarmi per tutto il mondo dei più adamantini processi d'imbalsamazione! Ah, tutto è bene quel che non finisce mai!...Come m'annoio, superiormente!
E allora, che aspetto qui, la morte? Io morire?!...Si, d'accordo, si muore...ma non esserci più...Parole, parole, parole!
Ma che cosa mi ci vuole se tutto mi sta stretto..
Basta! Quando ho fame, ho fame, quando ho sete, ho sete, quando ho voglia, ho voglia! E allora se l'idea della morte m'è così lontana, vuol dire che la vita mi ha in balia, vuol dire che la vita mi reclama, e allora: vita mia, a noi due!